Il lemure è una proscimmia tipica del Madagascar. È caratterizzato da occhi grandi, un muso allungato, una coda più o meno lunga, pollice opponibile e dita dotate di unghie.
Alcune specie di lemuri sono animali notturni, per questo i loro grandi occhi sono dotati di un tapetum lucidumi, una patina riflettente dietro la retina che permette loro di vedere anche con luce molto fioca. Proprio la loro caratteristica di muoversi durante la notte ed emettere versi anche molto forti ha fatto ottenere loro il nome “lemure”. I lemures, infatti, secondo la mitologia romana sono gli spiriti della notte, anime di defunti che si aggirano al buio.
Queste scimmie del Madagascar però non sono le creature malvagie con cui condividono il nome, il carattere dei lemuri, infatti, è perlopiù curioso e socievole, tanto da vivere in gruppi che possono contare fino a 30 individui.
Il loro periodo di riproduzione varia da specie a specie occupando tutto l’anno. Le nascite possono variare da uno o due cuccioli di lemure – come per i catta – a cucciolate più numerose – come i lemuri bianchi e neri che possono arrivare fino a sei.
Come capita spesso nelle realtà insulari, anche in Madagascar – separato dall’Africa 160 milioni di anni fa insieme all’India e da quest’ultima circa 90 milioni di anni fa quando ha raggiunto l’attuale posizione – si sono sviluppate forme di vita completamente differenti rispetto a quelle presenti sul continente, non avendo subito l’influenza di altri animali, diversificandosi e dando vita a famiglie e specie numerose.
In particolare, i lemuri si sono distinti in oltre 100 specie diverse, che passano dai 30 grammi del microcebo pigmeo – o lemure topo – ai 9 kg dell’indri e del sifaka diadema.
Grazie a un habitat immersivo e multispecie, è possibile osservare e conoscere le abitudini e il carattere delle cinque specie di lemuri presenti nel bioparco.
I Lemuri Catta – resi famosi da Re Julien nel film Madagascar – sono i più visibili: con la loro tipica coda lunga ad anelli tenuta sempre alta si possono individuare facilmente, inoltre non di rado si possono trovare a riposare su ringhiere e muretti o prendere il sole sulle passerelle.
I Lemuri Neri o lemuri macaco, simili ai lemuri catta come forma e dimensioni ma di colore nero e un pelo più rado, sono proscimmie che preferiscono ritagliarsi spazi in alto, sugli alberi o sugli tsingy, le tipiche rocce appuntite patrimonio dell’UNESCO. Scendono a terra principalmente per mangiare e giocare con i Lemuri Variegati – bianchi e neri, molto più pelosi e un po’ più grandi rispetto alle altre specie presenti a ZOOM ed estremamente socievoli – con cui spesso si rincorrono o saltellano.
Il Lemure Mongoz si vede di rado: predilige le aree più defilate come i cespugli o le siepi. E’ un lemure lievemente più piccolo rispetto agli altri e di colore grigio con alcune macchie rosse o marroni su volt, braccia e schiena, non ama aver troppo a che fare con le altre specie.
Infine, i lemuri ventre rosso: provenienti da due parchi faunistici diversi, un maschio e una femmina di questa specie si sono incontrati a ZOOM e, grazie alla possibilità di ritagliarsi una zona solo per loro, a luglio 2023 hanno dato alla luce il loro primo piccolo: Tsiki. Come suggerisce il loro nome, sono caratterizzati da un manto marrone con un colore rossiccio sulla pancia.
I lemuri sono animali tipici del Madagascar e si possono trovare solo su quest’isola. L’isolamento loro e di moltissime altre specie animali e vegetali qui presenti ha fatto si che si sviluppassero forme di vita endemiche non esistenti in nessun’altra parte del mondo.
Purtroppo, però, l’affascinante flora e fauna del Madagascar è sempre più minacciata: l’influenza dell’essere umano – per lungo tempo inesistente sull’Isola – sta modificando e distruggendo il territorio, confinando gli animali selvatici in zone sempre più ristrette e causando lotte tra specie che altrimenti non si sarebbero mai incontrate. Questo, unito al disboscamento non regolamentato che si sta riscontrando negli ultimi anni, sta portando a una perdita di sempre più esemplari, inserendo la maggior parte degli animali e delle piante del Madagascar nella lista rossa della IUCN delle specie a rischio estinzione, lemuri compresi.
L’alimentazione dei lemuri del Madagascar varia a seconda della specie. Mentre la maggior parte di loro è onnivora e si ciba di frutta, verdura e insetti, le specie più grandi e quelle notturne seguono principalmente una dieta a base di vegetali.
Molti lemuri sfruttano gli alberi, oltre che come mezzo per spostarsi velocemente, come fonte di cibo: non è raro, infatti, osservarli mentre mangiano i germogli che spuntano dai rami in primavera.
Questi animali affascinanti hanno sviluppato nel tempo dei comportamenti e delle abitudini utili per la sopravvivenza e la vita in gruppo.
Una prima curiosità è che re Julien non esiste! Le società dei lemuri catta – specie cui fa parte proprio questo personaggio – è di tipo matriarcale: esiste quindi una femmina dominante che guida la colonia e stabilisce le gerarchie interne.
I lemuri inoltre sono esperti di “yoga”. Non è raro, infatti, trovarli al sole seduti in una sorta di posizione di meditazione. Sarebbe bello immaginarli mentre si concentrano a far fluire le energie positive, ma in realtà stanno facendo un’attività per loro molto importante: il sunning.
Questi “bagni di sole” cui si sottopongono servono per termoregolare i loro corpi, permettendo così di immagazzinare calore: espongono infatti le pance coperte di pelo bianco alla luce del sole per attrarre calore e lo trattengono grazie alla pelle sottostante completamente nera.
Ogni animale a ZOOM ha il proprio habitat dotato di tutti i comfort. Quello dei lemuri, però, è anche uno dei più suggestivi per i visitatori.
L’Isola dei Lemuri è uno dei primi habitat che si incontrano entrando al parco e segna di fatto l’inizio della visita. Superata la pagoda che riprende le abitazioni tipiche malgasce, ci si ritrova immersi all’interno dell’habitat, circondati da queste proscimmie del Madagascar intente a passeggiare, mangiare, riposarsi o saltare tra gli alberi e gli tsingy.
L’Isola dei Lemuri a ZOOM ha anche la funzione fondamentale di contrastare la perdita di biodiversità: i cinque tipi di lemuri sono ospitati – divisi in colonie o gruppi famigliari a seconda delle abitudini in natura – in un ettaro di terreno per permettere a ognuno di trovare il proprio territorio, evitando lotte interne e assicurando il benessere ad ogni esemplare.
Cosa aspetti? Vieni a fare la conoscenza dei lemuri africani!
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