BAIA DEI PINGUINI
Quando pensiamo ai pinguini, è probabile che la prima immagine che ci viene in mente siano le distese infinite di ghiaccio e neve dell’Antartide. Può sembrare strano, quindi, immaginare una colonia di pinguini zampettare sulla sabbia e godersi il sole.
In realtà, delle 18 specie di pinguino esistenti, solo 6 vivono al freddo, mentre le altre 12 preferiscono il caldo dei paesi equatoriali.
Nella Baia dei Pinguini a ZOOM è infatti possibile ammirare una vasta colonia di pinguini africani: dalla taglia medio-piccola, questa specie di pinguini ama nuotare in acque più tiepide e asciugare le piume al sole e sulla sabbia pietrosa africana circondata da boulders, i grandi massi granitici tipici di questo habitat.
L’habitat dei pinguini africani
In natura il pinguino sudafricano – Spheniscus demersus – si trova in tutto la porzione di Sudafrica affacciata sul mare con un ritrovo annuale a Boulder Beach, una spiaggia della Penisola del Capo formata da insenature e massi megalitici in granito da cui prende il nome, per la nidificazione.
Qui, il pinguino del Capo – un altro nome con cui è conosciuta questa specie – svolge tutte le sue funzioni vitali nel periodo riproduttivo: dal cacciare nei mari della zona al trovare un partner, dal nidificare sotto i massi e i cespugli al prendersi cura dei piccoli.
Vivere buona parte dell’anno in un luogo così accessibile, però, può portare a dei gravi problemi: la popolazione dei pinguini africani, infatti, si è ridotta drasticamente con l’arrivo del turismo incontrollato. Prima di una vera e propria regolamentazione, i turisti non di rado si avvicinavano alle colonie di pinguini a tal punto da risultare una vera e propria minaccia, costringendoli ad abbandonare i nidi per cercare riparo in mare. Questo, unito ai rifiuti abbandonati nel loro habitat, ha determinato un crollo delle nascite e l’ingresso di questa specie nella lista rossa della IUCN sugli animali in via d’estinzione.